mercoledì 22 ottobre 2008

Legambiente Sicilia su legge del golf

Legge sul golf. “Per due buche (su 48) si rischiano effetti devastanti sulle coste siciliane. Interessi privati e particolaristici condizionano la vita politica siciliana al punto da farsi votare delle norme ad hoc”. Legambiente presenterà ricorso al Commissario dello Stato, affinché venga impugnata la legge che viola norme della Costituzione. Dichiarazione di Mimmo Fontana, presidente Legambiente Sicilia.


“Quella che si è consumata ieri, è una delle pagine più tristi dell’Assemblea regionale siciliana”. Mimmo Fontana, presidente di Legambiente Sicilia commenta così l’approvazione da parte del parlamento regionale del disegno di legge sul golf. “Legambiente non ha mai avuto alcun pregiudizio ideologico contro questo genere di strutture, quello che contestiamo e denunciamo sono gli abusi. Il principio che passa è quello delle deroghe. Per risolvere un problema, in questo caso sanare un abuso, si cambia la legge. Emerge il fatto che piccoli e grandi interessi privati e particolaristici condizionano la vita politica siciliana al punto da farsi votare delle norme ad hoc. La legge, in sostanza, serve al resort di Sciacca per sanare solo la realizzazione di due buche (su 48) sulla spiaggia, a fronte di un investimento molto più importante costituito dalla realizzazione di un albergo da 500 posti letto, 30 ville e 3 campi da golf per complessive 48 buche. Una legge che per sanare, quindi, due buche rischia di avere effetti devastanti su tutte le spiagge siciliane, che teoricamente potrebbero diventare campi da golf. Infatti, la gran parte degli abusi del resort di Sciacca sono stati già sanati dalla Regione a posteriori con una seconda autorizzazione, dopo che la prima essere stata totalmente disattesa nella realizzazione delle opere. L’unico, che non può essere sanato riguarda proprio le due buche sulla spiaggia. Invece di fare un passo indietro, la proprietà del resort ottiene, quindi, una deroga. La legge, che viola norme della Costituzione, lede pesantemente la dignità dell’Ars e dei siciliani tutti, per cui Legambiente chiederà al commissario dello Stato che venga impugnata”.



Palermo 22 ottobre 2008

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