mercoledì 22 ottobre 2008

Ospedale di Piazza - cronaca dell'incontro del 20 ottobre

Riceviamo dal dott. Sebi Arena e pubblichiamo.

Il 20 ottobre, al Circolo di Cultura, si è svolto un incontro sulla problematica della sanità ennese e di quella del nostro ospedale in particolare, organizzato dai Comitati dei Quartieri cittadini. Sono stati invitati i club-service e buona parte delle associazioni culturali e di volontariato, insieme con il Vescovo della Diocesi, il Sindaco, il Presidente del Consiglio comunale, i Consiglieri, l’Osservatorio Sanitario Permanente dell’Ospedale “M. Chiello”, l’Assessore provinciale al turismo e una folla di cittadini.

La serata è stata presentata da Massimo Di Seri il quale ha fatto sentire così la voce dei quartieri ritenendo che la partecipazione larga della popolazione sia la cosa più efficace alla luce delle iniziative che da qui a poco farà il consiglio comunale e le altre istituzioni a livello provinciale. Il problema del Piano di rientro regionale, per l’ennesima volta è stato affrontato nei suoi innumerevoli aspetti e nelle tragiche conseguenze che deriverebbero alla nostra comunità nel malaugurato caso di una sua approvazione ipso facto all’ARS. Il Presidente del Consiglio comunale dopo un breve esame della problematica, ha illustrato come il Consiglio si muove, e si muoverà, sul fronte della protesta, lasciando intendere che si potrà celebrare un Consiglio comunale anche a Palermo davanti all’Assessorato alla Sanità. La parola è passata al Presidente del Quartiere Monte Filippo Rausa, il quale ha avviato il suo intervento parlando della storia ospitaliera di Piazza fin dagli albori della sua tradizione che s’identifica con la stessa storia della città. Il Vescovo, col suo intervento, ha fatto notare che egli ha prodotto già un documento in cui auspica una giusta soluzione del problema sanitario che tenga conto che, al di là dell’aspetto economico e di bilancio, c’è primato alla persona col suo carico di sofferenza. Mons. Pennisi, esortato anche da alcuni interventi dalla sala, ha fatto intendere che farà quanto in suo potere, insieme con gli altri vescovi dell’Isola coi quali è in contatto, affinché alla Regione Sicilia vengano modificati i parametri dei posti-letto in maniera giusta. Ha preso la parola Sebi Arena, in atto coordinatore dell’Osservatorio ospedaliero, il quale, ha chiaramente esposto che il Piano di rientro regionale è l’ennesimo tentativo di smantellamento dello stato sociale in quanto vengono tagliati i posti-letto in una provincia come la nostra che è agli ultimi posti nella classifica di reddito nazionale. Ma la cosa è tanto più iniqua in quanto non vengono applicati gli stessi criteri che sono stati proposti per le altre province: in particolare nei centri metropolitani di Catania, Messina e Palermo ove la percentuale del 3 x mille non fa soffrire la popolazione in quanto l’offerta sanitaria rimane alta anche per la presenza notevole della sanità privata, mentre nella provincia di Enna l’indice è stato imposto a 2,1 posti-letto x mille abitanti, che determinerà il collasso dell’offerta sanitaria. Il dott. Arena ha sottolineato che la presenza elevata di ricoveri, abbastanza “appropriati”, nel nostro ospedale è dovuta al fatto che l’offerta sanitaria del territorio è esigua e non rispondente ai bisogni della popolazione che, rivolgendosi invece all’ospedale, riescono ad esserne soddisfatti. Necessario dunque che si vada a negoziare l’indice suddetto cercando di ottenerne l’elevazione almeno al 3 x 1000. Altri interventi sono stati quelli di Tanino Santangelo, Rodolfo Carcione, presidente del Tribunale dei Diritti del Malato, Pino Sottile caposala del reparto ospedaliero di Cardiologia, il dott. Vincenzo Filetti, il dott. Edi Lotario. Infine il Sindaco ha concluso sottolineando che è inaccettabile un attacco senza precedenti al welfare illustrando le proposte e la strategia di lotta incominciando con l’immediato incontro coi sindaci della provincia e il Direttore della Asl 4 Judica sulla base della possibilità della negoziazione dell’indice suddetto. Diversamente, si andrà a Palermo insieme con la cittadinanza a protestare davanti al Palazzo, riservandosi pure di effettuare azioni legali davanti al Tar e, se necessario, davanti alla Corte Costituzionale. Intanto si sa di un Consiglio comunale mercoledì alle 12 proprio all’Ospedale Chiello.

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