martedì 18 novembre 2008

COMUNICATO STAMPA SUL CASO ITRIA

A 11 MESI DAL CROLLO DELLA CHIESA DI SANTA MARIA DELL’ITRIA LEGAMBIENTE DENUNCIA I RITARDI E LE INADEMPIENZE DEL GOVERNO REGIONALE

NESSUNA AZIONE E’ STATA PORTATA AVANTI DOPO CHE IL GOVERNO NAZIONALE HA RIGETTATO LA RICHIESTA DI DICHIARAZIONE DELLO STATO DI EMERGENZA

LEGAMBIENTE CHIEDE CHE SIA POSTA FINE ALLO STATO DI DEGRADO STRUTTURALE E SOCIALE DELLO STORICO QUARTIERE CANALI

CHE LA REGIONE ATTIVI IMMEDIATAMENTE LE RISORSE DISPONIBILI SUL FONDO REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE


PIAZZA ARMERINA, 18 NOVEMBRE 2008

Con la pubblicazione di un dossier ed una lettera aperta rivolta a tutti i soggetti politici e tecnici, a diverso titolo coinvolti, il Circolo Piazzambiente della Legambiente riapre il caso Itria che, a distanza di 11 mesi dal disastroso crollo, sembra sommerso sotto il pesante cumulo dell’indifferenza.
“Oggi la Via Itria è chiusa al traffico all’altezza del crollo della chiesa, perché interamente occupata dalla struttura di puntellamento che sostiene il muro pericolante; 27 abitazioni sono state dichiarate inagibili e 13 famiglie sono costrette a vivere in abitazioni provvisorie, un’intera comunità religiosa è stata costretta ad abbandonare la propria parrocchia, ma tutto sembra dimenticato – dichiara Riccardo Calamaio - Pur avendo la Regione Sicilia riconosciuto lo stato di calamità e richiesto lo stato di emergenza al governo nazionale, quest’ultimo però ne ha respinto la richiesta invitando il Presidente della Regione ad intervenire con le risorse disponibili sul Fondo regionale di Protezione Civile. Ma ad oggi la Regione tace”.
Gli aiuti finanziari, richiesti e promessi, per il sostegno alla popolazione non sono mai arrivati. Nel frattempo il comune di Piazza Armerina ha fatto fronte, con risorse del proprio bilancio, ai costi necessarie per sostenere e fronteggiare la situazione di emergenza spendendo circa 500 mila euro.
Il crollo della chiesa di Santa Maria dell’Itria potrebbe rappresentare la punta dell’iceberg di un diffuso stato di degrado strutturale dell’intero quartiere in cui sorge la chiesa, costituendo inoltre un campanello di allarme per lo stato di conservazione del centro storico di Piazza. Riaprendo, di fatto, il dibattito sulla necessità di dotare la città di una Legge speciale finalizzata al risanamento degli storici quartieri abbandonati, e alla loro riqualificazione dal punto di vista della funzionalità, nell’ottica di coniugare economia, beni culturali e turismo.
“Per queste ragioni Legambiente pone il caso Itria al centro della campagna regionale Salvalarte 2008, chiedendo che sia posta immediatamente fine alla condizione di degrado strutturale e sociale dell’area colpita dal crollo - conclude Calamaio – attraverso l’individuazione dell’iter di finanziamento per la ricostruzione della chiesa ristabilendo le condizioni di sicurezza e di decoro dell’intera area. Pertanto la nostra lettera aperta ed il dossier vogliono essere da stimolo affinché le istituzioni, ognuno per le specifiche competenze, definiscano un percorso tecnico ed amministrativo per la soluzione del caso Itria, senza ulteriori indugi”.

CIRCOLO PIAZZAMBIENTE ONLUS – LEGAMBIENTE PIAZZA ARMERINA
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TEL. 3386309278, 3382525659 e-mail piazzambiente@legambientesicilia.com

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