Legambiente, Greenpeace e WWF scrivono al neo Presidente del Consiglio per segnalare l'urgenza di poliche per la salvaguardia del clima globale e contestualizzando le azioni da mettere subito in campo.
Illustre Sen. Monti,
nel dibattito internazionale ed europeo, l’emergenza ambientale è ormai la base per affrontare le cause e le soluzioni dei problemi planetari e dello sviluppo economico.
In Italia manca un approccio strategico e l’individuazione di un percorso che leghi la crisi economica a quella economica e sociale. Al contrario, le priorità per le politiche ambientali da citare sarebbero molte dopo anni di sostanziale stasi se non di smantellamento dei programmi di tutela e dell’ambiente, nonché l’assenza di una strategia di promozione dello sviluppo sostenibile e della decarbonizzazione.
Come rappresentanti di Greenpeace Italia, Legambiente e WWF Italia ci permettiamo di segnalarLe una questione su cui è urgente che il nostro Paese faccia un salto di qualità, un tema strettamente legato sia alle politiche europee che allo sviluppo di una “green economy”: le politiche per la salvaguardia del clima globale.
Le nostre associazioni chiedono che l’Italia:
si schieri in sede europea a favore dell’obiettivo di riduzione al 2020 del 30% delle emissioni di gas serra rispetto al 1990;
riveda il piano d’azione per le rinnovabili, adeguandolo a livelli coerenti con l’obiettivo di taglio delle emissioni, elevando quindi i target per le diverse fonti rimodulando in modo appropriato ed economicamente efficace il sistema degli incentivi;
chieda ai partners comunitari che l’obiettivo dell’aumento del 20% per l’efficienza energetica sia reso vincolante;
sostenga obiettivi stringenti e coerenti per il miglioramento dell’efficienza anche per il settore delle automobili e dei veicoli commerciali;
sostenga la necessità di un secondo periodo di impegni con il protocollo di Kyoto, elemento essenziale anche per ottenere un mandato per l’accordo quadro globale sul clima.
Diversi studi mostrano che elevare al 30% l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra non solo è possibile, ma avrebbe anche effetti positivi sull’economia e sullo sviluppo delle tecnologie pulite. Per garantire lo sviluppo delle fonti rinnovabili, chiediamo che siano eliminati i continui stopand-go registrati negli ultimi mesi e siano date certezze di medio e lungo periodo a questi settori. L’efficienza energetica rappresenta un punto cruciale di ogni politica di salvaguardia del clima e su questo tema ci sono in campo proposte anche di parte industriale che vanno prese in seria considerazione.
In tema di trasporti, oltre alla tutela del trasporto pubblico locale, un impegno a ridurre le emissioni delle flotte di auto e veicoli commerciali al 2020, oltre a rappresentare un obiettivo ambientale, contribuirebbe anche alla bolletta energetica.
Tali priorità, già inscritte nelle politiche europee che Lei ben conosce, sono state finora trattate male, promosse in modo discontinuo se non con fastidio, anche per pressioni di gruppi d’interesse che non sanno vedere nelle politiche di tutela del clima e dell’ambiente uno straordinario volano per lo sviluppo.
Siamo certi che l’ispirazione profondamente europeista del Suo ufficio, proporrà un ruolo più attivo e propositivo dell’Italia in questo campo.
E siamo parimenti certi che vorrà considerare con attenzione i temi che Le sottoponiamo, ricordando il monito già espresso dal Presidente Napolitano che, in occasione delle tragedie che hanno colpito recentemente la Liguria e la Toscana, ha voluto ricordare come il nostro territorio e la nostra popolazione stiano pagando un tributo duro e luttuoso ai cambiamenti apportati dall'uomo al clima.
Ci auguriamo di poter avere l'occasione di illustrarLe sia questi temi che le altre priorità ambientali e, pertanto, Le chiediamo un incontro quando Ella lo riterrà più opportune.
Cogliamo l'occasione per inviarLe i nostri più cordiali saluti e i migliori auspici per il buon fine del Suo mandato.
In fede,
Giuseppe Onufrio (Direttore Esecutivo – Greenpeace Italia)
Vittorio Cogliati Dezza (Presidente - Legambiente)
Stefano Leoni (Presidente – WWF Italia)
Roma, 16 novembre 2011
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