martedì 25 novembre 2008

Legambiente Sicilia sulle trivellazioni in Val di Noto

Trivellazioni in Val di Noto. Primo round al Comune di Vittoria. Il Tar Catania: l'Arpa e la Panther devono pagare tutte le spese di lite della Consulenza tecnica d'ufficio. Soddisfazione di Legambiente che esprime una ragionevole speranza che il parere, vincolante, del Tar - che condanna anche gli uffici preposti della Regione Sicilia - abbia degli effetti sul complesso del progetto della Panther Oil.

Contro le trivellazioni petrolifere della texana Panther Eureka in Val di Noto, il primo round è stato vinto dal Comune di Vittoria. Questi è entrato nel gioco delle parti nell'aprile scorso quando ha fatto ricorso al TAR di Catania per il sospetto che le imminenti perforazioni in contrada Serra Grande, pozzo Gallo sud, danneggiassero la tenuta delle falde acquifere e la salubrità delle acque che alimentano i pozzi di Sciannacaporale, che in buona misura forniscono l'approvvigionamento idrico della città. L'avvocato che ha difeso le ragioni del Comune di Vittoria ha anticipato ieri in conferenza stampa i contenuti della sentenza del TAR, affermando che "l'Arpa e la Panther devono pagare tutte le spese di lite della C.T.U. (Consulenza tecnica d'ufficio). Il Tar ha riconosciuto che il Comune di Vittoria avrebbe avuto diritto a partecipare alla VIA (Valutazione impatto ambientale) ed ha riconosciuto anche le doglianze in merito al rischio delle perforazioni delle risorse idriche. Alla valutazione dell'impatto ambientale, nel caso dovesse essere riavviata per nuove perforazioni, dovrebbero essere ammessi a partecipare il Comune di Vittoria, il Genio civile e l'Autorità sanitaria per eventuali nuove perforazioni. Il Tar, inoltre, ha definito le tecniche di perforazione utilizzate vecchie, sostenendo che ce ne sono altre molto più moderne, tipo "Casing drilling". Ha riconosciuto che esiste il rischio inquinamento e che l'istruttoria fatta dall'assessorato era lacunosa". Chissà che questa sentenza non apra a nuove sorprese nella vicenda della Panther Oil, che intanto incassa il colpo e la delusione (aveva chiesto il risarcimento dei danni subiti per il blocco di un progetto di investimento pari a 6 milioni di euro), ma annuncia di ricorrere al Consiglio di giustizia amministrativa, il secondo e ultimo grado, che quindi dovrebbe mettere la parola "fine" per quanto riguarda il Comune di Vittoria.
Intanto, esprime soddisfazione Nuccio Tiberio, presidente del circolo Legambiente di Noto, che esprime una ragionevole speranza che il parere, vincolante, del TAR Catania - che condanna anche gli uffici preposti della Regione Sicilia - abbia degli effetti sul complesso del progetto della Panther Oil. Tiberio inoltre ribadisce che la condanna del TAR è frutto non solo del lavoro degli avvocati difensori del Comune, ma anche di una campagna di denuncia e sensibilizzazione portata avanti da Legambiente, dal Comitato No Triv e dalla società civile, artisti e scrittori in testa, per salvare il comprensorio - patrimonio dell'umanità per l'Unesco - dalle trivellazioni.
UFFICIO STAMPA LEGAMBIENTE COMITATO REGIONALE

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