e una
moralità privata.
La moralità è una sola, perbacco, e vale per
tutte le manifestazioni della vita.
E chi approfitta della politica per guadagnare
poltrone o prebende non è un politico.
E’ un affarista, un disonesto”.
(Sandro
Pertini)
Ai
candidati sindaco della città di Piazza Armerina 2018-2023
Pensare globalmente, agire localmente
Già nel maggio del 2013 avevamo
inviato agli allora candidati sindaco una lettera aperta e riteniamo opportuno,
ancor di più, farlo anche nel 2018, facendo presente che, in questa nostra,
richiamiamo in toto il documento del 2013 così come il documento che abbiamo
inviato al consiglio comunale nel 2016 in merito alla revisione del PRG.
Documenti che chiaramente siamo disponibili a fornirvi nel caso in cui ne
vogliate prendere visione anche se, onestamente, la lettera aperta del 2013 non
è molto diversa da questa.
La confusione e la mancanza di
identità che regna a livello nazionale sembra far da cornice a quanto sta
avvenendo a livello locale, all’interno di una comunità dove il clima
elettorale non è mai sopito. Avvicinandosi ormai la data per l’apertura
ufficiale di una campagna elettorale, che sarà sicuramente affollata e
difficile, riteniamo doveroso sottoporre, all’attenzione di chi si candida ad
amministrare la nostra città per i prossimi cinque anni, un nostro contributo,
costruttivo e dialogico, basato sulle parole che hanno caratterizzato il nostro
impegno civile in oltre vent’anni di azioni e che ci piacerebbe veder inserite,
trasformate in fatti, tra gli impegni e le azioni di quella che sarà la
prossima amministrazione.
Non chiediamo promesse elettorali
ma impegni reali.
Sappiamo bene quanto sia difficile
il lavoro del governare, specialmente in epoca di crisi, e come molto spesso le
priorità siano di emergenza sociale piuttosto che di qualità dell’azione
governativa.
Sappiamo bene come il sindaco,
molte volte, sia chiamato a rispondere di problematiche per le quali non ha l’autorità
per intervenire direttamente ma non dobbiamo dimenticare che il primo cittadino
ha l’obbligo di essere il primo portatore d’interesse per tutte quelle vicende
che interessano il territorio che è chiamato ad amministrare.
Legambiente a livello nazionale e,
a livello locale, si è sempre impegnata su alcuni temi, molto spesso messi ai
margini delle agende politiche: tutela
dell’ambiente, messa in sicurezza dei territori, beni culturali, spazi
pubblici, verde urbano, sviluppo sostenibile, integrazione, partecipazione, cooperazione,
politiche per i minori, diversabilità, responsabilità sociale delle imprese,
consumi pubblici e privati attenti all’equità sociale ed economica, rifiuti,
acqua, aria, cemento zero, paesaggio, qualità territoriale, lotta
all’abusivismo edilizio, legalità, tutti temi riguardanti la più ampia sfera dei
BENI COMUNI e che, ne siamo sicuri, stanno a
cuore a tutti coloro che operano, con diversi ruoli, nella nostra città.
Temi cruciali e prioritari perché
affermano la rilevanza pubblica e collettiva del “bene comune” oggetto di
scelte politiche da parte degli enti locali
Siamo fermamente convinti che bisogna
lavorare tutti per la costruzione di una nuova cultura della città e di un
nuovo protagonismo per Piazza.
Una Piazza che faccia del decoro
urbano una virtù, che si presenti prima al cittadino e poi al turista pulita,
ben tenuta, ricca di verde, senza barriere, non sfregiata da atti di vandalismo
e non in ostaggio di lavori di manutenzione interminabili, una Piazza di cui
andare fieri, una Piazza da amare, una Piazza bella da vivere e da vedere. Non
dimentichiamo che il nostro petrolio, da sfruttare e non da perforare, è
rappresentato dalla ricchezza e dalla varietà del nostro patrimonio culturale e
paesaggistico.
Non abbiamo la pretesa ovviamente, con
questa lettera, di scrivere un programma elettorale perché siamo convinti che i
candidati sindaco saranno bravissimi in questo, e anche perché i programmi
elettorali sono sempre molto affascinanti ma devono poi scontrarsi con il
bilancio dell’ente e con la capacità di intercettare fondi e finanziamenti che
richiedono una progettualità sempre più specialistica.
Vogliamo, con questo documento,
solamente richiamare l’attenzione sulle parole di cui è fatto il nostro
vocabolario, bandiere del nostro impegno da oltre 20 anni, soffermandoci su
alcune di queste.
Ambiente, Antimafia, Alberi, Aria,
Acqua pubblica, Abusivismo, AMIANTO: chiediamo che la prossima
amministrazione, tra i primi atti, elabori il piano amianto previsto dalla
legge, provveda ad eliminare l’amianto dagli edifici pubblici e a studiare
delle forme di incentivo e/o di procedure semplificate, per l’eliminazione dei
piccoli manufatti d’amianto negli edifici privati.
Beni culturali, Beni comuni, Boschi,
Bellezza, BAMBINI: chiediamo
che Piazza possa diventare una città a misura di bambino con spazi giochi
dedicati e organizzati, con politiche culturali e sociali che mettano al centro
il bambino, futuro cittadino di questa città.
Città, Commercio, Cooperazione, Compostaggio,
Cultura, CEMENTO:
l’attuale PRG, sebbene in corso di revisione, permette a Piazza di essere
all’avanguardia nella politica del “cemento zero”; auspichiamo comunque che,
nei prossimi anni, si operi nella direzione della valorizzazione e recupero del
patrimonio edilizio esistente e non con la logica della variante che crea
sviluppo. Ma chiediamo soprattutto che vengano rimosse e smaltite le macerie
del Palazzetto dello sport, che oggi costituiscono il triste biglietto
d’ingresso della RNO e che si trovi una soluzione per l’ecomostro che le
sovrasta, demolizione o recupero.
Diritti, Doveri, DIVERSABILITA’: chiediamo che Piazza diventi una
città più vivibile, senza barriere fisiche e culturali.
Economia circolare, Ecostazione, Ecoreati,
Etica, Educazione, Ecomostri, Ecomafia, Elettrosmog, ENERGIA: auspichiamo che Piazza possa
diventare una città energeticamente autosufficiente e che vengano incentivate
tutte le forme di produzione da energia rinnovabile compatibili con il nostro
paesaggio.
Fasce deboli (anziani, minori,
emarginati), Festambiente, Fondi europei, FINANZA: chiediamo che il contenimento
della spesa pubblica prima di essere una virtù sia inteso come obbligo; non è
possibile tollerare sprechi sapendo che molti dei nostri concittadini sono
vicini alla soglia della povertà.
Green economy, Green society, Globalizzazione, GIOVANI:
i giovani sono e devono essere una risorsa per
la nostra città; bisogna loro offrire nuovi prospettive nei settori della green
economy, del turismo e dei beni culturali.
HOUSING
SOCIALE: Piazza sta diventando una
città anziana, chiediamo che si mettano in campo progetti che prevedono la
condivisione di spazi e servizi per garantire agli anziani, e non solo, una
migliore qualità della vita.
Integrazione, Inclusione, Innovazione,
Incendi, INQUINAMENTO: chiediamo
una città pulita, in cui si respiri aria buona e in cui i prodotti della terra
siano sani.
Lavoro, LEGALITA’: chiediamo che il rispetto della
legalità costituisca un invariante nell’azione politica e amministrativa e che,
quindi, ne costituisca l’impalcatura e anche la struttura.
MUOS, Mobilità sostenibile, Manutenzione,
MANIFESTI
ELETTORALI: considerata
la professione della maggior parte dei candidati sindaco chiediamo una campagna
elettorale “legale”, basata su forme nuove di comunicazione, che sia rispettosa
della città e della legalità, che non imbratti muri, pali, ringhiere con
affissioni selvagge ed abusive. Temiamo gli ultimi giorni di campagna
elettorale. Piazza è una città turistica che, in queste settimane, vede in
transito centinaia di turisti e viaggiatori. Le affissioni elettorali selvagge
costituiscono un danno per il turismo ed il commercio e il violare la legge sicuramente
non deporrebbe bene per chi si candida ad amministrare la cosa pubblica.
Natura, NUCLEARE: qualche tempo prima del referendum
abbiamo chiesto che Piazza venisse dichiarata città No Nuke e la nostra
richiesta era stata posta all’ordine del giorno del consiglio comunale che però
ritenne opportuno rinviare la discussione senza più riprenderla; oggi la
richiesta sembrerebbe anacronistica considerato l’esito del referendum
specialmente in provincia di Enna, ma il panorama internazionale ci impone l’obbligo
di tenere alta la guardia anche su questo punto.
Orti sociali, OSPEDALE:
negli ultimi anni il
problema rapporto tutela della salute-diritto alla cura-servizi ha assunto
dimensioni sempre più allarmanti ed è per questo che chiediamo la massima
attenzione e l’attivazione di tutte le azioni possibili per garantire ai
cittadini di Piazza il diritto primario alla cura e all’assistenza sanitaria.
Pace, Palio, Parco archeologico, PARTECIPAZIONE
e QUALITA’ TERRITORIALE:
chiediamo che venga redatto un Piano strategico del Centro storico, utilizzando
lo strumento della partecipazione e della condivisione, per costruire insieme
una visione della città antica che non sia solo del sindaco di turno ma della
collettività.
Qualità della vita, Randagismo, Resilienza,
RIFIUTI: chiediamo che venga istituito
l’Osservatorio comunale sui rifiuti, previsto dalla legge.
Scuola, Smart city, Sicurezza, SOSTENIBILITA’: chiediamo che in tutte le scelte
politiche venga garantita la sostenibilità sociale, ambientale ed economica,
contro la cultura dello scarto ormai imperante in tutti i settori del
quotidiano.
Turismo, Trasparenza, Tecnologia, TRIGONA
e VILLA ROMANA:
Palazzo Trigona, come la Villa Romana, rappresenta il simbolo del nostro
impegno per i beni culturali. Il 5 maggio del 2002 abbiamo iniziato, insieme a
tutta la città, un’avventura purtroppo non ancora conclusa. Il palazzo negato
alla città, per quasi 60 anni, oggi campeggia in piazza Cattedrale in tutta la
sua magnificenza, ma non è ancora museo. Continueremo a chiedere con forza che
le sale del palazzo ospitino un museo d’eccellenza che costituisca un unicum
nell’offerta dei beni culturali in Sicilia e che il palazzo venga messo in rete
con la Villa Romana per diventare il biglietto da visita di tutto il ricco
patrimonio artistico ed architettonico del nostro centro storico, che sia
motore per il recupero sociale ed economico della città e che garantisca una
produzione culturale di qualità.
UNESCO:
chiediamo che il primo
impegno del nuovo consiglio comunale sia quello di individuare le aree
all’interno delle quali dovranno essere inseriti i progetti che saranno
finanziati grazie alla Finanziaria regionale 2018 e chiediamo anche che il
nuovo sindaco, per quanto di competenza, si faccia promotore, dell’attuazione
del piano di gestione Unesco della Villa del Casale
Volontariato, VERDE
URBANO: la L. 10 del 14 gennaio
2013 obbliga ogni comune a censire e classificare gli alberi piantati, sia in
aree di proprietà pubbliche che private e vincola il sindaco a rendere e
rapportare 60 giorni prima della scadenza del suo mandato, il “bilancio
arboreo” che convalidi e dimostri impegno, cura e stato delle aree verdi; la stessa
legge, reiterando la cd. legge Rutelli, obbliga i comuni a piantare un albero
per ogni bambino nato o adottato, adempimento che abbiamo chiesto,
puntualmente, ogni anno il 21 novembre, in occasione della Festa dell’albero,
ma mai rispettato; reiteriamo pertanto nuovamente l’istituzione del “bosco dei piccoli”.
Chiediamo anche un regolamento del verde urbano che preveda anche la tutela
degli alberi monumentali e regolamenti stagioni e modalità della potatura.
ZERO: chiediamo la declinazione della
politica del Km 0 in tutte le forme possibili, sia produzioni che servizi e
ovviamente sanità.
Avremo potuto chiedere un impegno
per ogni parola di questo vocabolario e per molte altre ancora ma abbiamo
voluto solo dare delle indicazioni in base alle quali valuteremo programmi e
impegni, augurando alla città di Piazza che possa avere il sindaco migliore tra
quelli in corsa, un sindaco che prima di tutto ami veramente Piazza e che lo
dimostri in ogni azione del suo mandato, che dialoghi costantemente con la
città, che ne ascolti le richieste, e che non rimanga chiuso nelle stanze del
potere.
In bocca al lupo Piazza.
IL CONSIGLIO DIRETTIVO DEL CIRCOLO
PIAZZAMBIENTE