giovedì 28 febbraio 2019

Da marzo l'ecobaratto, in ecostazione, è plasticfree

Arriva, in ecostazione, l'alternativa plasticfree alla plastica monouso. Si potranno infatti barattare i punti accumulati con la raccolta differenziata di qualità con stoviglie (piatti, posate e bicchieri) compostabili, il cui utilizzo contribuirà alla riduzione della produzione di plastica e al conseguente inquinamento. Le stoviglie compostabili vanno conferite nell'umido, insieme agli scarti alimentari che contengono.
Si tratta di prodotti della realizzati con materiali che ne garantiscono la biodegradabilità e compostabilità secondo norma EN13432. Tuttavia i materiali utilizzati sono di diversa natura, derivanti da varie fonti rinnovabili tra le quali l’amido di mais o le fibre residue della lavorazione della canna da zucchero e questo fa sì che le caratteristiche del prodotto ottenuto possano essere sensibilmente diverse. Per chiarire le principali caratteristiche di ciascun materiale riportiamo di seguito una breve panoramica.
mater-biMater-Bi®  è una famiglia di biopolimeri derivanti da fonti vegetali, completamente biodegradabili e compostabili secondo norma EN13432. Il Mater-Bi® è sviluppato e prodotto da Novamont.
Resiste a una temperatura massima di 80°C ed è di colore lattiginoso.
Il Mater-Bi® viene utilizzato per la produzione di posate oppure, in abbinamento al cartoncino, per piatti e bicchieri. Sotto forma di film lo si usa anche per la produzione dei sacchetti e del packaging che avvolge i kit di posate.
ingeo-plaIngeo™ (P.L.A.): è una famiglia di biopolimeri derivanti da amido di mais, completamente biodegradabili e compostabili secondo norma EN13432. Ingeo™ è prodotto da NatureWorks.
Il polimero amorfo resiste ad una temperatura massima di 45°C ed è perfettamente trasparente.
Ingeo™ viene utilizzato per lo più in termoformatura, per produrre bicchieri e vaschette con caratteristiche estetiche e meccaniche simili al polistirolo ma, data la sua scarsa resistenza alle alte temperature, adatti solo a bevande e cibi freddi.
C.P.L.A.: è la sigla con cui si indica il P.L.A. Cristallizzato. La cristallizzazione è un processo che consente di rendere il P.L.A. (originariamente amorfo) in grado di resistere a temperature maggiori, fino a 85°C. Esattamente come il biopolimero PLA da cui deriva è biodegradabile e compostabile secondo norma EN13432. Una volta cristallizzato il CPLA perde la trasparenza originaria e diventa di colore bianco lattiginoso. Viene per lo più utilizzato per la produzione di coperchi bicchieri per bevande calde.
Polpa di cellulosa: si ricava da scarti di lavorazione di piante a ricrescita veloce, in particolar modo canna da zucchero, bamboo o paglia, ed è pertanto interamente costituita da materiali naturali, oltre ad essere completamente biodegradabile e compostabile secondo norma EN13432. La polpa è di colore bianco e resiste fino a una temperatura massima di 100°C.
Adatta per forno a microonde e tradizionale. Viene utilizzata principalmente per la produzione di piatti e contenitori con coperchio ma la si usa anche per alcuni tipi di bicchieri.

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