venerdì 22 luglio 2022

LEGAMBIENTE PIAZZA ARMERINA E ALTRE 13 ASSOCIAZIONI DI PIAZZA, ENNA ED AIDONE PRESENTANO UN ESPOSTO ALLA PROCURA IN MERITO ALL’ENNESIMO INCENDIO CHE HA DISTRUTTO ETTARI ED ETTARI DI PATRIMONIO BOSCHIVO E ANNUNCIANO UNA CLASS ACTION A TUTELA DELL’AMBIENTE E DEI CITTADINI.

LEGAMBIENTE PIAZZA ARMERINA E ALTRE 13 ASSOCIAZIONI DI PIAZZA, ENNA ED AIDONE PRESENTANO UN ESPOSTO ALLA PROCURA IN MERITO ALL’ENNESIMO INCENDIO CHE HA DISTRUTTO ETTARI ED ETTARI DI PATRIMONIO BOSCHIVO E ANNUNCIANO UNA CLASS ACTION A TUTELA DELL’AMBIENTE E DEI CITTADINI.


CHIEDONO CHE SI AVVI UN PROCEDIMENTO PER INCENDIO BOSCHIVO, DISASTRO AMBIENTALE E DISTRUZIONE DI HABITAT NATURALE AUSPICANDO CHE LE INDAGINI NON SI LIMITINO ALL’INDIVIDUAZIONE DEI CRIMINALI RESPONSABILI DIRETTI DEGLI INCENDI, MA ANCHE DI TUTTI COLORO CHE, PUR AVENDONE LE RESPONSABILITÀ ISTITUZIONALI, NON HANNO ATTIVATO LE MISURE PREVENTIVE CHE NE AVREBBERO CERTAMENTE LIMITATO I DANNI

 

Legambiente Piazza Armerina, insieme ad altre 13 associazioni di Aidone e Enna, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica, in merito ai gravi danni subiti dal territorio a causa degli incendi boschivi del 2 luglio e che sono andati avanti anche nei giorni seguenti. Dichiara Paola Di Vita, presidente di Legambiente Piazza Armerina e prima firmataria dell'esposto: "Il fuoco è arrivato puntuale come ogni anno, quasi come un vecchio amico che viene a trascorrere il periodo estivo per respirare l'aria pulita dei nostri boschi, ma i nostri boschi praticamente non ci sono quasi più e di aria tossica ne respiriamo ogni anno. Ettari ed ettari di patrimonio boschivo andati letteralmente in fumo, ancora una volta, con gravissimi danni agli ecosistemi, alla biodiversità, alla fauna e ovviamente alla popolazione, oltre che alle attività commerciali e turistiche. In una terra, come la Sicilia, dove ci sono occhi e orecchie in ogni dove, non è accettabile che non si riesca  a trovare  non dico la mano di chi incendia ma i mandanti, perché siamo, ormai dopo diversi anni di attacchi al nostro territorio, convinti della dolosità del fuoco assassino".

E ancora Rori Restivo, presidente dell'Ecomuseo I semi di Demetra: "Questa tragedia voluta ci riguarda tutti. Dobbiamo fare in modo che incendiare un bosco non renda nulla a chi pensa di speculare su queste tragedie ambientali che compromettono tristemente il futuro della nostra isola. Dobbiamo esigere da chi ci governa punizioni esemplari. E dovremmo anche chiederci che tipo di popolo è quello che è capace di distruggere il proprio patrimonio boschivo senza comprendere che distrugge se stesso, una riflessione necessaria per invertire la rotta pericolosamente discendente del senso di responsabilità e civiltà.”

Le associazioni hanno chiesto che si indaghi per i reati di incendio boschivo, disastro ambientale e distruzione o deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto, auspicando che le indagini non si limitino all’individuazione dei criminali responsabili diretti degli incendi, ma anche di tutti coloro che, pur avendone le responsabilità istituzionali, non hanno attivato le misure preventive che ne avrebbero certamente limitato i danni, riservandosi di costituirsi parte civile nei procedimenti che scaturiranno dalle indagini. E annunciano anche, come prossimo passo, la possibilità di attivare una class action nei confronti di tutti gli enti che hanno competenze sulla cura e manutenzione del patrimonio boschivo perché i danni subiti riguardano flora, fauna e popolazione. L'esposto riporta la firma, oltre che di Legambiente Piazza Armerina, di Legambiente Enna, delle associazioni piazzesi: Gruppo C.I.F. di  Intervento Specifico Persona e Società Aps, Donneinsieme Odv, FI.DA.PA.,  Club per l'UNESCO, Copat Rotary Club, Armerina Emergenza Protezione Civile e delle associazioni aidonesi: Ecomuseo I Semi Di Demetra, Comitato Cittadino di Aidone, Archeoclub Aidone-Morgantina Aps, A.D.A. Associazione Donne Aidonesi, U.T.L. Università del Tempo Libero Di Aidone.

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