lunedì 18 luglio 2022

Negati ai turisti 1 giorno a settimana Palazzo Trigona e l'archeologico di Aidone, per carenza di personale. In Sicilia non ci sono le risorse per garantire l'ordinario ma vanno in scena cartelloni che richiedono risorse straordinarie

Museo della Città e del Territorio di Palazzo Trigona e Museo Archeologico di Aidone negati ai turisti 1 giorno a settimana, il lunedì.. Da parecchi mesi i sindacati dei lavoratori dell’amministrazione regionale avevano lanciato l'allarme per la carenza di personale, soprattutto nel settore dei beni culturali e per il mancato pagamento delle ore di lavoro straordinario effettuato negli ultimi due anni, preannunciando ai dirigenti del settore il rischio di chiusura dei siti archeologici e musei. Invece a Palermo la questione è stata affrontata in piena stagione turistica ed il rischio si è trasformato in realtà nei siti siciliani. "Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur - dichiara Paola Di Vita, presidente Legambiente di Piazza Armerina e responsabile regionale Beni Culturali di Legambiente Sicilia - A subire l’inefficienza della Regione, sono anche Piazza Armerina e Aidone. Qualche giorno fa, visitando il sito internet della Villa del Casale abbiamo scoperto che dal 1 luglio, il Museo di Palazzo Trigona ed il Museo archeologico di Aidone sono chiusi al pubblico ogni lunedì. Una breve e laconica news emessa nel silenzio generale. Telefonando alla biglietteria del Trigona per chiedere conferma, l’operatore ha risposto che il Museo è aperto tutti i giorni. Disinformazione totale quindi. Il Parco archeologico ha tre musei - continuano da Legambiente – Aidone e Piazza Armerina a pagamento, e quello di Enna, con ingresso gratuito, che invece rimarrà aperto. Non si comprendono le motivazioni gestionali di questa scelta - dichiarano Paola Di Vita e Rori Restivo, presidente dell'Ecomuseo "I semi di Demetra" di Aidone - messa in atto quando la Sicilia è invasa da turisti e l’assessorato regionale ai beni culturali ha messo in campo ricchi cartelloni di spettacoli che si terranno nei vari siti archeologici siciliani, con costi di realizzazione importanti per le casse regionali. Che senso ha spendere soldi per spettacoli e non pagare gli arretrati ai dipendenti per garantire la fruizione dei siti archeologici e museali tutti i giorni? E perché la fruizione dei siti non è stata ridimensionata in periodo invernale anziché in estate quando la Sicilia è meta turistica? E come mai la direzione del Parco Archeologico Morgantina – Villa del Casale decide di chiudere gli unici musei a pagamento, mantenendo l’apertura gratuita del museo di Enna? Gestionalmente sarebbe logico spostare il personale di Enna su Piazza e Aidone applicando una legge regionale che prevede che, con distanza massima di 50 chilometri, il personale può essere trasferito senza ricorrere a mobilità o contrattazione sindacale”. Palazzo Trigona, aperto da meno di 1 anno, rappresenta la novità sul territorio, ed è intuitivo che possa essere attenzionato dai turisti più di altri musei ormai datati, per non parlare delle difficoltà dei turisti che pagano il biglietto cumulativo, anche quello dei 3 giorni, per poi scoprire che i 2 musei sono chiusi il lunedì. Dubbi e riflessioni poste dalle due presidenti, preoccupate che questa prima parziale chiusura possa, dopo l'estate, riservare altre amare sorprese per il nostro territorio e altri siti regionali. Ma se cultura e turismo sono il vero petrolio della Sicilia, il governo regionale e gli enti gestori hanno il dovere di garantire che il motore giri a pieno regime e non a singhiozzo.


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