A fine '800 Giulio
Verne fece fare a Phileas Fogg il giro del mondo in soli 80 giorni. E con la
mongolfiera. Nel 2022 ci sono voluti, invece, quasi 250 giorni perché i tanto
attesi biglietti cumulativi per i siti del parco archeologico arrivassero da
Palermo a Piazza Armerina. Era stato l'assessore ai BB.CC. Samonà a istituire,
il 24 luglio 2021, i biglietti cumulativi proprio per tener conto
dell'imminente apertura del Museo della Città e del Territorio di Palazzo
Trigona. Nel decreto istitutivo si legge che le nuove tariffe sarebbero state
vigenti dal 1 luglio. Il Trigona ha aperto al pubblico il 16 agosto e
l'ingresso al museo, dopo un primo periodo free, è diventato a pagamento dal 1
settembre. A quella data però il famoso biglietto cumulativo non c'era. Deve
essere ancora stampato - dichiarò alla stampa - il direttore del parco. Ed è
stato stampato solamente a febbraio, dopo quasi 250 giorni dalla sua
istituzione.
“E nel frattempo cosa
hanno fatto i rappresentanti politici del nostro territorio? Invece di andare a
Palermo e rientrare a Piazza con i biglietti? Occorreva una presa di posizione
da parte della politica, al di là di ogni schieramento, invece solo
dichiarazioni – dichiara Paola Di Vita, presidente di Legambiente Piazza
Armerina - Eppure più volte abbiamo sollevato il problema portandolo alla
pubblica attenzione. Ma noi siamo solo quelli dalla denuncia e della polemica facile,
come pensa qualcuno. Però le cose che denunciamo riguardano gli interessi di
tutti i cittadini e del territorio. Non possiamo essere presenti su tutti i
fronti perché la nostra azione è volontaria ma sul caso Villa Romana - Palazzo
Trigona - ci siamo da 25 anni. E abbiamo visto passare tanti politici e
politicanti, registrando tante promesse non mantenute”.
L’assenza dei
biglietti, per ben 6 mesi ha causato un danno economico ai turisti che non
hanno potuto usufruire dello sconto e pur di contenere le loro spese hanno
preferito visitare solo uno o due siti, quindi un mancato introito per il
bilancio del parco, e ha causato soprattutto un danno ai comuni del parco,
Piazza Armerina, e Aidone, anche perché nonostante l’assenza del biglietto non
è stata fatta alcuna azione di promozione dei siti e non è stata messa in campo
alcuna azione di rete.
Il biglietto da solo
non può sostituire quell'azione di promozione che altri parchi mettono in campo
ottenendo risultati premianti, per il parco e per il territorio che li ospita.
Il primo di marzo sono
arrivati i biglietti e sono state esposte le tabelle con le nuove tariffe di
accesso, ma ci dispiace riscontrare che il Museo della Città e del Territorio è
presente nelle nuove tabelle come un sito anonimo, in quanto non è indicata la
località dove esso si trova. Il parco comprende 4 siti visitabili a pagamento:
la Villa romana del Casale, l'area archeologica di Morgantina e il museo di
Aidone tutti ben identificati, perché quindi non scrivere Museo della Città e
del Territorio di Piazza Armerina? Chiediamo pertanto che le tabelle vengano immediatamente
sostituite perché chiunque possa capire dove si trova il Museo. E chiediamo
anche che venga chiaramente indicato che il biglietto cumulativo per tutti i 4
siti ha una durata di 3 giorni e quindi è compatibile con la permanenza di più
giorni nel nostro territorio.
La primavera è alle
porte, la pandemia sta diventando un ricordo, la stagione turistica sta per
entrare nel vivo e la città e il territorio non possono permettersi di essere
ostaggio dell’immobilismo della Regione o di dichiarazioni propagandistiche
della politica e dell’amministrazione locale. Auspichiamo un’inversione di
marcia immediata perché la presenza del parco possa veramente diventare
occasione di crescita culturale e di sviluppo per la città e l'intero
territorio. E in ultimo, alla luce di ciò che sta accadendo in Ucraina e che
interesserà comunque anche l'Italia, poiché la Villa del Casale è patrimonio UNESCO,
uno dei cui valori fondanti è la PACE tra i popoli, chiediamo che venga esposta
la bandiera della pace all'interno del nostro sito UNESCO.
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